La Piazza, Il giornale di Scanno LE NOTIZIE DI APRILE 2006

 
  (www.lapiazzadiscanno.it)

 
 

 

Stiamo ricevendo vari apprezzamenti per questa rubrica che è nata  per richiamarci ad una semplicissima Cartolina. Quasi sempre una Cartolina  è in grado di esprimere, con rara efficacia, un messaggio speciale. Pieno di significati. Meglio di qualunque altra cosa. Arte, Storia, Cultura, Tradizioni, Usi e Costumi, Ricordi, Sentimenti etc. da sempre vengono veicolati con semplicità attraverso una semplicissima Cartolina. (::::::::::) 

 
 

 
 

 

 
 

APPELLO AL SINDACO DI SCANNO (di*)

 

Sono stati in molti a chiedermi di rivelare dove ho scattato le foto alla Statua della Donna di Scanno il cui originale lo ha realizzato il mio apprezzato e stimato concittadino Antonio D’Alessandro che vive dai lontani anni 50 a Caracas in Venezuela.

Le ho scattate ad Agnone. Forse vi domanderete: come mai sono capitato ad Agnone?

Periodicamente con la Pro Loco organizziamo gite ed andiamo un po’  dappertutto. Siamo stati anche a Scanno per ben due volte. Tutti entusiasti del posto ed anche del Miramonti. Questa volta invece ho convinto gli altri a fare una gita ad Agnone anche perché i Farina di Scanno provengono proprio da Agnone ed anche perchè vi è una celebre fonderia che è stata visitata persino Papa Woitilia. E non per ultimo nella speranza di poter vedere finalmente la Donna di Scanno di cui ho tanto sentito parlare.

                                                                  (Antonio D'Alessandro in una vecchia foto del 1960)

Arrivati alla fonderia ho detto di essere di Scanno e di essere interessato, se fosse stato possibile, di vedere la Statua colata in bronzo già da qualche anno. Mi hanno risposto che purtroppo non era possibile. Mi hanno anche chiesto il perché della Statua non si interessa nessuno e non viene ritirata.  Non conoscendo il vero motivo ho detto loro che forse non ci saranno i soldi.

Comunque, con un sotterfugio, poco dopo siamo riusciti ad entrare nel magazzino e li tra la creta ed altro materiale c’era la Statua avvolta in una coperta. Fino a qualche tempo prima essa era in bella mostra in uno dei saloni della ditta come si vede nelle foto in basso. Mi ha detto un amico: vedi, si vergogna perché è stata lasciata qui completamente sola. La vista della Statua mi ha lasciato con la bocca aperta dall’emozione. Ma anche con la rabbia in corpo. Ma come mi son detto, un emigrante fa un gesto così bello e nobile e noi lasciamo la sua opera a marcire in un magazzino? Ricordo quando andavamo alla Zazzarotta a vedere le sculture di Antonio. Allora era uno sconosciuto. Le faceva di creta e le esponeva sulla cimmosa di casa. Ora che è diventato famoso ci viene negato di vedere la Statua che

(Busto in bronzo realizzato da Antonio nel 1995 nel centro di Caracas)

con tanto amore ha realizzato per tutti gli scannesi sacrificando le sue vacanze trascorse nel nostro Paese nel 2000? Sono in tanti che ricordano benissimo le lunghe giornate trascorse nei mesi di luglio ed agosto in una stanza del Palazzetto dello sport trasformato per l’occasione in laboratorio mentre suo figlio di 12 anni si scocciava perché il padre lo lasciava sempre solo pur di terminare il lavoro. Sono convinto che se lo stesso lavoro l’avesse fatto un Signore che viene a Scanno anche come semplice turista e a pagamento, esso sarebbe già al suo posto. Ma siccome il lavoro lo ha fatto uno di Scanno e gratuitamente non viene apprezzato come meriterebbe.  Ritengo che noi Scannesi non abbiamo fatto nè facciamo molto per gli emigranti. E men che meno in questo caso specifico. Ad Agosto si sente spesso dire: ma quand te ne vuò riie? Espressione questa rivolta a noi Emigranti. Non ai Signori. Perchè loro, i Signori, portano i soldi a Scanno. Pensano loro!  Per cui gli altri non contano nulla anche se sono convinto che “gli altri” sono anche molti di più dei “Signori”.    

Signor Sindaco, faccia uno sforzo. S. Antonio è vicino con la banda le pagnuttell, con loro e con Antonio potremmo fare una bella inaugurazione. Come si merita. Che ne pensa? E se proprio i soldi mancano allora mettiamo una conca al posto dove dovrebbe essere posizionata la Statua con la speranza che  tra i “Signori”, i Residenti e gli Emigranti la riempiamo di monete per vedere finalmente il Monumento alla Donna in Costume realizzato anche se  al posto di farlo a Sant’.Antonio lo facciamo a Sant Stacc. Anzi sarebbe una buona occasione.

Un altro motivo per fare presto è che l’originale, gia imballato,  sta per terra ai piedi della Statua fusa in bronzo. Se rimane un altro po’ per terra, l’incastellatura bisogna rifarla nuovamente per via dell’umidità. Sempre che il cemento con il quale è stata realizzata l’originale da Antonio nel frattempo non si sgretoli!

(Altra opera di Antonio S.Marco posto

all'ingresso di un Liceo di Caracas)

Valentino dal Canadà chiedeva poi i soggetti delle foto. Nella prima ci sono le montagne del Molise verso Scanno. Chiaramente sono le montagne di Agnone. La seconda è la facciata di una delle tante chiese sempre di Agnone tutte aperte alle 3 del pomeriggio. La terza è il magazzino dove sono depositate le opere di Antonio. La quarta è la Statua coperta e la quinta è la Donna di Scanno.

Il mio gioco è voluto essere come una piccola pietra gettata nello stagno per cercare di  smuovere le acque sperando di aver fatto contenti coloro che amano veramente Scanno, i suoi Simboli e tutta la Tradizione che ne deriva sperando che la Statua passa essere ritirata e collocata quanto prima nel posto dove sono stati già spesi dei soldi. In ogni modo la prossima gita non vorrei doverla rifare ad Agnone non potendo ammirare la Statua a Scanno. Grazie ad Eustachio ed a Massimiliano per quello che fate. Un grazie anche a Roberto per quello che fa sull’altro sito. Per noi emigranti è tantissimo.

Roberto Farina

 
 

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