APPELLO
AL SINDACO DI SCANNO (di*)
Sono stati in molti a chiedermi di
rivelare dove ho scattato le foto alla Statua della Donna di Scanno
il cui originale lo ha realizzato il mio apprezzato e stimato
concittadino Antonio D’Alessandro che vive dai lontani anni 50 a
Caracas in Venezuela.
Le ho scattate ad Agnone. Forse vi
domanderete: come mai sono capitato ad Agnone?
Periodicamente con la Pro Loco
organizziamo gite ed andiamo un po’ dappertutto. Siamo stati anche
a Scanno per ben due volte. Tutti entusiasti del posto ed anche del
Miramonti. Questa volta invece ho convinto gli altri a fare una gita
ad Agnone anche perché i Farina di Scanno provengono proprio da
Agnone ed anche perchè vi è una celebre fonderia che è stata
visitata persino Papa Woitilia. E non per ultimo nella speranza di
poter vedere finalmente la Donna di Scanno di cui ho tanto sentito
parlare.
(Antonio D'Alessandro in una vecchia foto del 1960)
Arrivati
alla fonderia ho detto di essere di Scanno e di essere interessato,
se fosse stato possibile, di vedere la Statua colata in bronzo già
da qualche anno. Mi hanno risposto che purtroppo non era possibile.
Mi hanno anche chiesto il perché della Statua non si interessa
nessuno e non viene ritirata. Non conoscendo il vero motivo ho
detto loro che forse non ci saranno i soldi.
Comunque, con un sotterfugio, poco
dopo siamo riusciti ad entrare nel magazzino e li tra la creta ed
altro materiale c’era la Statua avvolta in una coperta. Fino a
qualche tempo prima essa era in bella mostra in uno dei saloni della
ditta come si vede nelle foto in basso. Mi ha detto un amico: vedi,
si vergogna perché è stata lasciata qui completamente sola. La vista
della Statua mi ha lasciato con la bocca aperta dall’emozione. Ma
anche con la rabbia in corpo. Ma come mi son detto, un emigrante fa
un gesto così bello e nobile e noi lasciamo la sua opera a marcire
in un magazzino? Ricordo quando andavamo alla Zazzarotta a vedere le
sculture di Antonio. Allora era uno sconosciuto. Le faceva di creta
e le esponeva sulla cimmosa di casa. Ora che è diventato famoso ci
viene negato di vedere la Statua che
(Busto in bronzo realizzato da Antonio nel 1995 nel centro di
Caracas)
con
tanto amore ha realizzato per tutti gli scannesi sacrificando le sue
vacanze trascorse nel nostro Paese nel 2000? Sono in tanti che
ricordano benissimo le lunghe giornate trascorse nei mesi di luglio
ed agosto in una stanza del Palazzetto dello sport trasformato per
l’occasione in laboratorio mentre suo figlio di 12 anni si scocciava
perché il padre lo lasciava sempre solo pur di terminare il lavoro.
Sono convinto che se lo stesso lavoro l’avesse fatto un Signore che
viene a Scanno anche come semplice turista e a pagamento, esso
sarebbe già al suo posto. Ma siccome il lavoro lo ha fatto uno di
Scanno e gratuitamente non viene apprezzato come meriterebbe.
Ritengo che noi Scannesi non abbiamo fatto nè facciamo molto per gli
emigranti. E men che meno in questo caso specifico. Ad Agosto si
sente spesso dire: ma quand te ne vuò riie? Espressione questa
rivolta a noi Emigranti. Non ai Signori. Perchè loro, i Signori,
portano i soldi a Scanno. Pensano loro! Per cui gli altri non
contano nulla anche se sono convinto che “gli altri” sono anche
molti di più dei “Signori”.
Signor
Sindaco, faccia uno sforzo. S. Antonio è vicino con la banda le
pagnuttell, con loro e con Antonio potremmo fare una bella
inaugurazione. Come si merita. Che ne pensa? E se proprio i soldi
mancano allora mettiamo una conca al posto dove dovrebbe essere
posizionata la Statua con la speranza che tra i “Signori”, i
Residenti e gli Emigranti la riempiamo di monete per vedere
finalmente il Monumento alla Donna in Costume realizzato anche se
al posto di farlo a Sant’.Antonio lo facciamo a Sant Stacc. Anzi
sarebbe una buona occasione.
Un altro motivo per fare presto è
che l’originale, gia imballato, sta per terra ai piedi della Statua
fusa in bronzo. Se rimane un altro po’ per terra, l’incastellatura
bisogna rifarla nuovamente per via dell’umidità. Sempre che il
cemento con il quale è stata realizzata l’originale da Antonio nel
frattempo non si sgretoli!
(Altra opera di Antonio S.Marco posto
all'ingresso di un Liceo di Caracas)
Valentino dal Canadà chiedeva poi i
soggetti delle foto. Nella prima
ci sono le montagne del Molise verso
Scanno. Chiaramente sono le montagne di Agnone.
La seconda è la facciata di una
delle tante chiese sempre di Agnone tutte aperte alle 3 del
pomeriggio. La terza è il magazzino dove sono depositate le opere di
Antonio. La quarta è la Statua coperta e la quinta è la Donna di
Scanno.
Il
mio gioco è voluto essere come una piccola pietra gettata nello
stagno per cercare di smuovere le acque sperando di aver fatto
contenti coloro che amano veramente Scanno, i suoi Simboli e tutta
la Tradizione che ne deriva sperando che la Statua passa essere
ritirata e collocata quanto prima nel posto dove sono stati già
spesi dei soldi. In ogni modo la prossima gita non vorrei doverla
rifare ad Agnone non potendo ammirare la Statua a Scanno. Grazie ad
Eustachio ed a Massimiliano per quello che fate. Un grazie anche a
Roberto per quello che fa sull’altro sito. Per noi emigranti è
tantissimo.
Roberto Farina |